Spargimento fanghi. La posizione del Comune di Montaione.

In relazione alle recenti notizie sulla illegittima gestione dei fanghi di depurazione che ha coinvolto anche il territorio del Comune di Montaione, ai fini di una corretta informazione, dovuta soprattutto ai Montaionesi ed in particolare agli abitanti della zona più prossima alle aree oggetto di spandimento, forniamo le informazioni in possesso di questa Amministrazione Comunale circa l’attività oggetto di indagine.

Premesso che questa Amministrazione Comunale è da sempre fortemente contraria a questa attività in quanto non compatibile con la vocazione turistica del nostro territorio e comunque fonte di disagi per la popolazione e le attività turistiche, bisogna precisare che l’utilizzo di fanghi reflui di depurazione come ammendanti in agricoltura è un’attività consentita e disciplinata da apposita normativa nazionale e regionale. Tale attività è eseguita da anni anche in terreni ubicati nel Comune di Montaione, in forza di appositi atti autorizzativi rilasciati prima dalle Province, oggi dalle Regioni. Atti autorizzativi per i quali non è richiesto alcun parere di qualsiasi natura da parte dei Comuni interessati (e questa è oggettivamente la prima vera criticità della normativa attuale).

Per quanto riguarda gli spandimenti oggetto di indagine per il territorio di Montaione, questi hanno interessato i terreni, condotti da due aziende agricole, situati al confine con i Comuni di Volterra e Peccioli, e fra gli indagati risultano i rappresentanti di una sola società di raccolta, trasporto e condizionamento dei fanghi. I terreni oggetto di indagine situati nel territorio di Montaione sono una parte minoritaria rispetto al complesso di quelli interessati dalla vicenda giudiziaria.

Questa Amministrazione Comunale, insediatasi a fine maggio 2014, anche su sollecitazioni esterne si era prontamente interessata della questione. Da una immediata verifica documentale era emerso che l’attività di spandimento veniva eseguita in forza di atti autorizzativi rilasciati dall’allora Provincia di Firenze per il tramite del Circondario Empolese Valdelsa, che aveva valutato, sulla base della documentazione presentata, la compatibilità dei fanghi da spandere e dei terreni interessati con la normativa di riferimento.

L’ARPAT, organo deputato ai controlli di tipo ambientale – controlli non eseguibili da parte del Comune – nel settembre 2015 informava l’Amministrazione Comunale con apposita nota che nel Comune di Peccioli, dove le attività di spandimento erano effettuate dalla stessa società che li eseguiva nel nostro territorio, erano stati espletati 12 controlli sulle aziende agricole interessate, circa le modalità di spandimento e la qualità dei fanghi e dei terreni destinatari, e che i controlli effettuati erano risultati regolari. Nella stessa comunicazione l’ARPAT ci informava di aver eseguito anche alcuni controlli nel mese di luglio 2015, sia sul territorio di Peccioli che su quello Montaione, per conto della Procura della Repubblica. In tal modo l’Amministrazione Comunale era venuta a conoscenza dell’esistenza di una indagine.

In attesa degli sviluppi dell’indagine, l’Amministrazione Comunale di Montaione aveva comunque sollecitato all’ARPAT, Dipartimento del Circondario Empolese, competente territorialmente per Montaione, lo svolgimento di ulteriori controlli sulle attività in corso nel proprio territorio comunale. Nel febbraio 2016 l’Amministrazione Comunale aveva ricevuto dall’ARPAT empolese comunicazione dell’esito dei controlli sui fanghi eseguiti nel novembre 2015. Dai controlli emergeva il rispetto dei valori limite previsti dalla normativa e l’assenza di caratteristiche che potessero qualificare i fanghi come rifiuti pericolosi.

Infine, al fine di ridurre se non interrompere le attività di spandimento, a cui, come già evidenziato, siamo sempre stati contrari, l’Amministrazione Comunale ha ripetutamente chiesto, fin dal 2014, alla Città Metropolitana di Firenze di non concedere la deroga ai limiti di peso per il transito sulla viabilità provinciale nel territorio di Montaione, per i mezzi che trasportavano i fanghi di depurazione.

Tutto ciò considerato, essendo il Comune di Montaione parte offesa, sia per eventuale inquinamento ambientale che per un evidente danno di immagine, l’Amministrazione Comunale ha preso contatti con un legale specializzato in questioni ambientali per valutare tutte le azioni da porre in essere compresa la costituzione di parte civile nel procedimento penale in questione. Contestualmente l’Amministrazione Comunale è in contatto con le Amministrazioni Comunali della Val d’Era, i cui territori sono interessati dall’indagine, al fine di valutare l’opportunità di azioni da intraprendere congiuntamente.

Attendiamo quindi la conclusione delle indagini per comprendere l’entità dell’eventuale inquinamento ambientale, al momento non conosciuta, e apprendere gli eventuali provvedimenti che gli organi giudicanti vorranno ordinare anche in merito a questioni di natura ambientale.

Ringraziamo i Magistrati della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, la Dda di Firenze, la Guardia di Finanza, l’Arpat e il Corpo Forestale dello Stato per le indagini svolte in relazione alla gestione dei fanghi di depurazione anche sul nostro territorio.

Fonte: Comune di Montaione

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