La stella marina

Un pezzetto di storia di Montaione di Rino Salvestrini

Nell’anno 1852 il Consiglio Comunale di Montaione donò un interessante fossile al Regio Museo di Storia Naturale di Pisa. Ma di che si trattava?

Semplicemente di una lastra del selciato di pietra arenaria trovata in una cava fra San Vivaldo e Castelfalfi, che era stata posizionata sul sagrato della chiesa di San Regolo, proprio davanti al portone. Il Professor Giuseppe Meneghini, geologo e paleontologo di fama internazionale che veniva spesso a Montaione per seguire le miniere, di rame a San Biagio e di mercurio a Iano, notò questa pietra sulla quale appariva una stella marina fossile, un po’ consumata dallo strofino dei piedi, ma ancora ben visibile. Il Comune, come detto all’inizio, la donò al Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa e l’anno dopo, 1853, fu pubblicato il libro Nuovi fossili toscani, in appendice al quale il Professor Meneghini scriveva che la stella marina appartenente al genere Crenaster, era di una specie sconosciuta e la battezzava Crenaster montalionis. Proprio come era successo per la balena trovata alla Casina Ciulli fra San Vivaldo e Piaggia, che, essendo di una specie sconosciuta, fu descritta come_Balaena montalionis.

In sostituzione, con precisazioni e correzioni, all’articolo pubblicato su www.montaione.net il 23 febbraio 2015, riporto la storia di questa pietra, che gentilmente mi ha inviato la Dottoressa Chiara Sorbini referente per le collezioni paleontologiche del Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa:

“Il Crenaster montalionis dal momento della sua donazione, verso metà ottocento, non ha mai lasciato le collezioni del Museo di Storia Naturale dell’Università ma, o in seguito ai bombardamenti subiti da via Santa Maria nella seconda guerra mondiale o durante il trasloco nella Certosa a Calci, il cartellino con il nome è andato perso.

Trattandosi di un pezzo di grandi dimensioni e buona conservazione, dal 2000 al 2012 è stato esposto in una mostra dedicata ai fossili come esempio di stella di mare, ma senza altri riferimenti, e successivamente è stato prestato al Dipartimento di Scienze della Terra per un’esposizione temporanea tutt’ora in corso. L’interessamento del Sig. Salvetrini, che reputo prezioso, ha richiamato l’interesse sul reperto che era stato a suo tempo pubblicato e descritto minuziosamente, anche se non figurato, permettendone il riconoscimento. Nei prossimi mesi, il Crenaster montalionis tornerà alla sede del Museo di Storia Naturale alla Certosa di Pisa, presso Calci per essere nuovamente catalogato e riassociato alle pubblicazioni che ne parlano.”

 

 

Pietro Ciulli e la balena della Casina Prima parte (pdf)
Pietro Ciulli e la balena della Casina Seconda parte (pdf)

stellamarina
La stella marina Crenaster montalionis, che, forse era apparsa nella preparazione su una lastra, era stata murata nel selciato del sagrato in omaggio alla chiesa.

Scarica La famiglia Figlinesi (pdf)