di Giancarlo Carmignani
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bulià’, v. intr.: bulicare nel senso di lieve muoversi dell’aria. Non poco diffusa è da noi la frase “’un bulia foglia!”: non c’è un alito di vento! Da notare il rifl. pis. “bulicarsi”: “brulicare (di insetti)”; DEI , secondo cui quest’ultimo verbo probabilmente deriva da “bulicare” incontratosi con “bruco”, mentre bulicare viene dal latino mediev. “bulicare”, “iterativo” di “bullire” = “fare le bolle”, perdendo una -l- anche nel “toscano”
buliccio, s.m.: sodomita
bulletta, s.f.: bolletta (di cui è una variante: De Mauro) e quindi mandato di pagamento, per es., nello Statuto del Comune di Fucecchio del 1560
bulone, s.m.: bullone: “grosso chiodo” e “vite a dado” (DEI), ma bulone sembra certo più vicino del termine ufficiale a quello francese (“bulon”) da cui deriva, dim. di “boule” = “palla” per la “forma tondeggiante” (DISC)
Presentazione del 4/2/2015, https://www.montaione.net/il-toscanario/
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Il prossimo appuntamento con questa rubrica è previsto per il 26 luglio 2016