Il Toscanario, ovvero “Parole usate in zone toscane”
di Giancarlo Carmignani
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bao, s.m.: baco. “Bao della tenia”: tenia. Modi di dire: “E, sa’, ha speso un bao!” cioè “un po’ e via!” vale a dire molto e “Hai detto un bao!”: ti sembra d’aver detto poco! Al plurale bai: bachi. A un contadino del territorio fucecchiese che gli chiedeva se il suo bambino avesse i “bai”, cioè i vermi intestinali che disturbano e disturbavano i bambini, dicendo: “Abba ‘bai?” cioè “abbia, avrà i bachi?”, uno spiritoso medico fucecchiese rispose: “Arà i bai!”, cioè “Avrà i bachi!”, espressione che si poteva trovare anche nella plebe fiorentina verso il 1863 secondo P. Fanfani
baò! escl.: bada oh!, ma questa tipica interiezione fucecchiese può significare anche ironicamente “O guarda un po’!”. Facendo una mimica particolare, può significare “Ma che fesseria dici!”
baòcci, s.m.pl., col dileguo della – c – di “bacocci”: “bachi da seta morti dentro il bozzolo” (DISC). Da noi è molto diffusa l’espressione “Ma che nel capo c’hai i baòcci?”: ma cos’hai nel capo?, rivolta all’interlocutore per dirgli che il cervello “non gli dice il vero”, cioè che non ha certo abbastanza intelligenza! Può insomma significare idee stupide
barattina, s.f.: “incrocio di matrimoni fra due famiglie”, ma anche questo termine (che deriva chiaramente da baratto) è in disuso
barba, s.f. Modo di dire: “In barba alla tirchieria!” : a dispetto della tirchieria!
barbà’, v.tr. volg. tosc.: barbare, mettere dentro con forza, “cacciar dentro (fino alle radici)”; infatti deriva da “barbe” col significato di “radici”: DEI secondo il quale il verbo “barbare” è attestato a Siena fin dal ‘500
barbieri, s.m. sig. e pl.: barbiere / barbieri. Modo di dire: “Er mi’ barbieri”: il mio barbiere. Infatti in fucecchiese, ma anche in pisano e in livornese, la desinenza del singolare e del plurale dei sostantivi in “-iere” può essere uguale, com’ è attestato già “in antico” (Malagoli). E’ rilevante osservare che “anticamente (…) le desinenze -ieri e -iere (dal francese “-ier”) erano in competizione; poi, nella lingua nazionale, -iere ha prevalso” (L. Castelli)
Presentazione del 4/2/2015, https://www.montaione.net/il-toscanario/
Il prossimo appuntamento con questa rubrica è previsto per il 10 novembre