di Giancarlo Carmignani
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guasi, avv.: quasi, di cui è una variante toscana, ma anche “romanesca” (DEI). Che la lettera g- sia più congeniale a noi toscani e perciò a noi italiani che la q- non è certo un motivo di sorpresa, pensandoci bene, e da noi è anche ripetuta la g- nella loc. avv. “guasi guasi”: quasi quasi
guazzo, s.m., ma la loc. avv.tosc. “in guazzo”, per es. in riferimento alle ciliegie, significa “conservate sotto spirito” e deriva dal lat. “aquatio” = “luogo con acqua” con caduta di a- “per fusione coll’art.”: caduta che avviene anche nel caso del s.f. (tosc. secondo il DISC e invece comune secondo il De Mauro) guazza: “rugiada abbondante che bagna il terreno”
gunnella, s.f.: gonnella
gusto, s.m. che figura nel proverbio “un gusto solo ‘un fa sapore”: un solo gusto non soddisfa abbastanza; infatti almeno in generale l’uomo è onnivoro
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