di Giancarlo Carmignani
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inghilese, agg. e s.m. e f.: inglese, con l’ “epentesi eufonica di –i-” attestata già nel Trecento (DISC), ma chiaramente in disuso: oggi specialmente, con la diffusione dell’inglese nel mondo, farebbe ridere!
ingiuese, s.m.: abitante o originario della parte pianeggiante di Fucecchio, cioè d’ “ingiù”, com’è ben noto ai fucecchiesi, mentre non lo è il fatto che il suff. “-ese” deriva dal lat. “-ense(m)” con “indebolimento” di -n– prima della cons. –s- , trattandosi di una “forma” di tradizione popolare (DISC)
ingobbià’, v.tr. tosc.: “ingobbiare”, var. di “ingubbiare” : “mandare giù nel gozzo” (propriamente l’antico “gubbio” è il “gozzo degli uccelli”) e quindi “ingozzare” (De Mauro), da noi in particolare mangiare con avidità, “a strippapelle” (M. Catastini), mentre a La Rotta viene detto “inghebbiare” (C. Giani)
ingoffito, part. pass. divenuto agg.: gonfiato, come nella frase “Avé’ i geloni ingoffiti”: avere i geloni gonfiati, ma è in disuso anche perché ai geloni è stato posto rimedio da tempo grazie all’introduzione dei termosifoni nelle case. Esiste però anche “ingoffito” col significato di reso o divenuto “goffo” (DEI)
Presentazione del 4/2/2015, https://www.montaione.net/il-toscanario/
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Il prossimo appuntamento con questa rubrica è previsto per il giorno 23 luglio 2019