di Giancarlo Carmignani
***
lei, pron. pers. f. sing.seguito dall’avv. di luogo “là”, ma detto con una certa animosità, come avviene anche con altri pronomi personali analogamente seguiti da tale avv.
lendinoso, agg.: che ha tante lèndini, cioè “uova di pidocchio” (L. Bezzini) nel capo e perciò è tutt’altro che pulito; infatti oggi è usato nel senso di sudicio
lentàggine, s.f.: “lantana, specie di viburno”, nel lat. scientifico “Viburnum lantana” derivato dal lat. botanico “lentana” , divenuto “lantana” in Linneo e a sua volta derivato dall’ipotetico lat. “lentagine(m)” da “lentus” = “lento, flessuoso” secondo il DEI, per il quale Diz. la nostra è una voce pisana
lernio, agg.: schifiltoso; infatti il DEI parla di questa voce come termine toscano, ma il lucchese “lernia” significa “persona delicata” mentre da noi vien detto più propriamente in riferimento a una persona schizzinosa, con un tono senza dubbio sfavorevole come “uggioso”
Presentazione del 4/2/2015, https://www.montaione.net/il-toscanario/
Tutti gli articoli on line, https://www.montaione.net/category/toscanario/
Il prossimo appuntamento con questa rubrica è previsto per il giorno 29 ottobre 2019