di Giancarlo Carmignani
insolluccherà’, v.tr.: insolluccherare, cioè lusingare, v. usato almeno nell’ambito familiare. È abbastanza usato da noi il part. pass., divenuto poi agg. “insolluccherato”: lusingato, tanto che “ la camicia ‘un (non) gli tocca ‘r (il) culo”, elevandosi per la gioia, viene fatto di pensare. Il sostantivo da cui deriva è “sollucchero”, quella var. di “solluchero” che si trova nell’espressione diffusa dalle nostre parti “andà in solluchero”: “essere estremamente contento” (DISC)
insuese, s.m. o agg.: abitante della parte alta di Fucecchio, detta “insù”, a partire da via Nelli, se prendiamo come punto di riferimento piazza Montanelli. Quanto alle lotte tra insuesi ed ingiunsi a Fucecchio all’inizio del Novecento ha fatto una poetica descrizione Indro Montanelli, sia pur piuttosto favoleggiando
insurto, s.m.: insulto, anche nel senso di “attacco”, per es. “di tosse” (DISC), e in castagnetano si trova addirittura “insulto apelèttiho”: “insulto epilettico” o “apoplettico” (L. Bezzini)
intaccà’, v.tr.: intaccare, cioè in particolare tagliar di lato le castagne per favorirne “la cottura”, grazie alle “tacche” fattevi, soprattutto in riferimento alle “fruciate”, ma vengono fatte anche per cucinare le “ballotte”
Presentazione del 4/2/2015, https://www.montaione.net/il-toscanario/
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