di Giancarlo Carmignani
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chiavato, agg.: tagliato, disposto naturalmente, termine considerato a buon diritto triviale da Malagoli
chicchino, s.m.: gioiellino, in riferimento a una giovinetta molto graziosa, mentre invece in pisano (Malagoli) significa “cattivo soggetto”
chie? pron.: chi?, con epitesi della – e “a fine fonologico” come “rafforzativo” (Bezzini)
chiede’, v. più tr. che intr.: chiededere. Ind. pres. 3^ pers. pl. (ma per lo più nel passato): “Chiedano”: chiedono
chiese (sette), s.f. pl. con l’agg. tra parentesi: nel “gergo fucecchiese” indicava le fiaschetterie dove andavano a bere il vino persone che gli volevano troppo bene. È chiaro il riferimento irriverente a quella visita alla sette chiese o, più precisamente alle chiese esistenti a Fucecchio (quattro, non contando l’Oratorio della Ferruzza) in cui “specialmente nel passato era pratica di non pochi fucecchiesi recarsi a pregare facendo la visita a quelli che venivano chiamati “i sepolcri” verso la sera del Giovedì Santo più recentemente considerato dalla Chiesa cattolica gorno della celebrazione dell’Eucarestia
chiò!, escl.: voce imitativa del rumore che si fa spezzando, per es., un legno (Malagoli), usata in pisano, ma anche in altre zone della Toscana centrale.
Presentazione del 4/2/2015, https://www.montaione.net/il-toscanario/
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Il prossimo appuntamento con questa rubrica è previsto per il 4 aprile 2017