Salvestrini: Due brevi storie anonime di Montaione

Due brevi storie anonime di Montaione

A cura di Rino Salvestrini (rino.salvestrini@montaione.net)

La prima storia anonima di Montaione
Il mio figliolo una volta mi regalò un quadretto con una stampa antica di Montaione del Verico 1827.
Poi volendo fare la scansione della veduta per metterla in uno dei miei libretti, ho smontato il quadretto e dentro ho trovato questa lunga didascalia della foto di otto pagine.
Non so di che libro si tratti, né di quando sia stato stampato e dove, tanto meno conosco l’autore. Quindi grazie ad un antiquario che ha messo la lunghissima didascalia con la veduta nel quadretto, perché spesso si commerciano solo le stampe, che si vendono meglio.

La seconda storia anonima di Montaione
Fra i libri della collega, ora deceduta, Sara Scali ho trovato un dattiloscritto di una storia del Comune di Montaione, che, come mi hanno detto, aveva circolato fra le maestre della scuola elementare di Montaione. Si tratta di un sunto molto succinto del libro di Antonio Angelelli Memorie storiche di Montaione in Valdelsa, la prima storia di Montaione edita nel 1875 con due ristampe in tempi recenti. Questa sintesi è ben fatta, perché ha sfoltito l’Angelelli delle sue trattazioni noiose e eccessive sulla storia della Toscana, infatti l’anonimo si è avvalso principalmente delle note a fondo pagina che riguardano proprio la storia di Montaione e del suo Comune. Non sono riuscito a sapere l’autore della versione ridotta, ben chiara, anche se non aggiornata, di queste pagine e allora tiro a congetturare: si tratta di un maestro o maestra di Montaione per insegnare agli scolari della scuola elementare e per azzardare qualche nome direi Ciampini Idilio (più noto come Alfiero), maestro montaionese, che però si trasferì in quel di Padova, dove fu anche Sindaco del paese di adozione e da qualche anno deceduto, ma la vedova mi assicura che non l’ha scritta lui;
Sergio Gensini, quale suo scritto giovanile; Gino Degl’Innocenti (Gino della Tonia) impiegato comunale appassionato di storia di Montaione; o Marzino Conforti, anche lui impiegato comunale alla ragioneria corrispondente de LA NAZIONE (i fogli sono pagine diun registro contabile!).O forse un’altra persona, la più probabile e cioè Mario Talli impiegato comunale all’Ufficio Anagrafe che poi lasciò il posticino sicuro e si trasferì a Firenze a fare il giornalista per vari quotidiani, anche per Repubblica. Da tener presente che a quel tempo per scrivere queste pagine occorreva uno di una certa cultura e pratica con la macchina da scrivere, escludendo i preti perché non si mette in rilievo la parte religiosa, non restano che gli impiegati comunali.La difficoltà nella ricerca dell’autore e degli anni in cui fu fatto il lavoro è data dal fatto che l’autore ha solo riassunto il libro dell’Angelelli, fermandosi al tempo in cui si fermò l’autore della prima storia di Montaione, il 1875.Il nostro autore non si è cimentato per niente con i fatti del prima e del dopo sia della Prima Guerra Mondiale che della Seconda.
Si tratta di dieci fogli, più parte dell’undicesimo, scritti a macchina su carta quadrettata staccata da un registro (27,5 x 22) sfruttando tutto il foglio, tipico del dopoguerra quando la carta non si trovava ed era cara, anche se qui l’autore ha usato solo una facciata, lasciando il retro in bianco semplicemente perché lo scritto che vi traspare avrebbe reso poco leggibile la nuova scrittura, oppure aveva messo la carta carbone per fare anche una copia o due usando la carta riso.
Al testo ho aggiunto alcune note esplicative e brevi aggiornamenti degli anni posteriori alla data della stesura che potrei fissare fra il 1950 e il 1960. Questa storia è scritta tutta d’un fiato, senza capitoli se non nel finale quando scrive la storia delle frazioni, anzi dei castelli.

Io possiedo l’originale, ma preferisco metterla sul computer e su internet in modo che qualche copia resista all’oblio del tempo.
Questa seconda storia anonima di Montaione, è un dattiloscritto su carta riso e non ci sono fotografie, allora ne riporto alcune per entrare nel clima del ”vecchio Montaione!

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