di Giancarlo Carmignani
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durà’, v.intr.: durare. Motto molto diffuso da noi: “Finché dura, fa verdura” per es. in riferimento a una macchina: finché questa “continua” a funzionare, proseguiamo a farla funzionare, ma oltre a contenere questo messaggio contro il consumismo, il significato del motto può essere ben più generale.
durace, agg.: duràcina, specialmente in riferimento alla pèsca, “il cui nocciolo sta attaccato alla polpa”, com’è affermato nel Devoto-Oli in riferimento anche all’uva e alle ciliege. Per estensione scherzosa viene detto durace peraltro anche in riferimento a una persona dura di comprendonio, parola che deriva da “comprendere”, ma tramite l’ant. “comprendonio”: “capacità di comprendere, intelligenza” (DELI)
duralla!, esclam., più che esortativa, ironica in parte formata da una voce del v. durare, sottintendendo la vita: espressione che spiego più che dicendo “Speriamo che duri così” (M.Catastini) con l’espressione appunto ironica anche di un comico fiorentino (“Gano, ‘i dduro di San Frediano) “Ma durerà?”: sarebbe troppo una pacchia: voce, quest’ultima, d’origine onomatopeica, secondo il De Mauro.Si pensi alla frase: “Duralla! disse ‘ello!” si può spiegare alla lettera in questo modo: continuerà la vita bella così? disse quello, e in livornese “Disse ‘uello” con la doppia –l- pronunciata in modo particolare
duro, agg. Espressione: “Duro di menta”: bastoncino di zucchero aromatizzato “con menta ed altri coloranti artificiali”, ma per estensione viene detto come nel “vernacolo pisano” in riferimento a chi è molto duro “di cervello”. In questo caso da noi viene detto anche “ È duro come le pine verdi!” Infatti queste sono molto dure, essendo lontane dalla maturazione
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